martedì 24 aprile 2007

Due opposti

Roma 24/04/2007
23:45

Il lunedì è scivolato facilmente. Tra lezioni e scambi di appunti. Un pranzo veloce, pomeriggio intero in biblioteca e notte tra 3D Home Architect e chat.

Oggi però è martedi ed è tutta un’altra storia.
Nessuna voglia di studiare e disegnare. Fuggo nuovamente dalla mia realtà studentesca e decido di incontrare Diego e Giulio.
- Oggi non ho voglia di andare a lezione. Ho un po di tempo. Ci vediamo?
- Ho solo un’ora per pranzo. Passo a prenderti a Piazza della Repubblica. Sono senza Giulio, però!
Da qualche giorno Roma è stata innondata da un caldo asfissiante. Maglia, jeans ed infradito.Volo con la metro B a Termini.
Sono le ore 12:00, ho giusto il tempo di fare un giretto per I negozi della stazione.
Quante persone saremo al mondo? La metà le ritrovo sulla metro e l’altra metà nei negozi. Cazzo la capitale è affollatissima!
Tanti sono armati di Trolley. Alcuni in partenza, altri di ritorno.

Passo parecchio tempo in profumeria. Acquisto “Ck one”. È diventato il mio profumo abituale.
Compro shampoo, scrub per il viso ed un regalo per Maggie. “Dior Chèrie” le piacerà?

Ora di pranzo. Mi dirigo all’appuntamento.
Aspetto vicino al Warner Village. Faccio in tempo a fare cinque tiri di Marlboro Light e davanti a me si ferma un’ Audi Q7 nera.
É da solo. Giulio non c’è. Diego è vestito in perfetto stile “uomo d’affari”.
- Ho preso tutto il pomeriggio solo per te. Più tardi andiamo a casa da Giulio.
- Bene.
Mi sento un deficiente. Visto alla luce, Diego è proprio un uomo adulto. Bel tipo, ma non il mio. Nudo è sicuramente meglio.
Mangiamo in un ristorante di via Cavour. Fettuccine al ragù di cinghiale, filetto di manzo ai ferri e verdure grigliate. Sorbetto al cocco per concludere.
Sembra di essere con mio padre. Gli racconto di me e di quello che faccio.
- Non saltare troppe lezioni.
- Non frequento regolarmente da quindici giorni. Non stò tanto indietro.
- Alla luce sei ancora più carino.
- Anche tu.- Non è vero, meglio tra I vapori e le luci soffuse.
Voglio soddisfare una curiosità.
- Quanti anni hai?
- 42. troppi?
Cazzo. É più grande di quanto pensassi.
- Ti avevo dato massimo 35 anni.
- Beh, è un bel complimento. Merito dello sport.
Usciamo dal ristorante e saliamo in macchina. Mi sento come un go go boy. Lui mi guarda come fossi una reliquia preziosa. Capisco che vuole sesso.
- Andiamo a casa vostra?
- Ancora Giulio non c’è.
- Lo aspettiamo a casa, no?
- Ok.
In macchina ascoltiamo Maroon 5.
Superiamo Piazza Buenos Aires ed entriamo ai Parioli.
Una casa indipendente. Tra me e me confermo che è uno coi soldi.
All’interno arredamento Barocco e profumo di parquet appena cerato. Mi siedo sopra un divano bordeaux. Lui si assenta per qualche minuto.
Ricompare a torso nudo. Nelle mani due bicchieri.
- Cos’è?
- Martini liscio.
Niente olivetta. Siede accanto a me. Decido di rompere il silenzio e metto un CD dei Rem trovato sopra l’impianto. “Losing my religion”. Mi piace.
Torno a sedermi. Pochi secondi e mi accarezza il viso. Non mi muovo. Sono bloccato.
Mi distende sul divano. Slaccia il mio jeans. Mi masturba. Prova a baciarmi. Mi copro con un piccolo cuscino.
Mi fa venire. Più per reazione fisica che per coinvolgimento mio.
- Posso sciacquarmi?
- Vuoi fare una doccia insieme?
- Grazie, ma mi asciugo velocemente e vado via.
Ho voglia di scappare. Mi sento usato.
Mi domanda se qualcosa non và. Rispondo solo che ho un appuntamento.
- Ma come? Hai saltato le lezioni per stare con me?!
- Tu avevi datto di avere libera solo l’ora di pranzo. Ho fatto appuntamento con la mia coinquilina.
- Fai un po come vuoi.
Sembra infastidito, non è un mio problema. Penso solo a me.
Lo saluto e vado via.

Cammino per strada. Non conosco la zona. Chiedo informazioni.
Un’ auto grigia mi suona contro. É Giulio. Lo riconosco immediatamente.
Dovrei evitarlo, ma qualcosa mi porta da lui.
Per la prima volta sento la sua voce. Un tono pacato ma sicuro.
- Che fai qui?
- Ero da te.
Non sembra stupito.
- Vuoi che ti riporto a casa?
- Grazie.
Salgo in macchina. Mi racconta di lui e del suo lavoro senza che gli faccia domande. Dirige un supermarket. Gioca a tennis. Ama gli animali.
Riesce a distoglier la mia mente da Diego e tra un giro e l’altro passiamo quasi due ore insieme dove riprendo a raccontare di me e dei miei studi.

Arriaviamo sotto casa mia.
- Ti faccio un caffè?
- Perchè no.

Beve il caffe in camera ed io fumo una sigaretta. Mi distendo sul letto e lui seduto ai miei piedi. “Erase Rewind” in tutta la stanza.
Prende i miei piedi tra le mani. Li massaggia. Lo osservo accarezzarmi. In effetti non abbiamo scambiato tante parole ma preferisco così. L’opposto di Diego.
Pochi minuti e mi ritrovo tra le braccia di Orfeo.

Mi sveglio senza maglietta e jeans. Solo slip. Lui non c’è più. Sulla scrivania un biglietto.
“Quando ti va di parlare fatti sentire. Questo è il mio numero 3xx-xxxxxxx. Tranquillo non ti ho nemmeno sfiorato”.
Mi sento cullato. Come un neonato.

Il profumo per Maggie aspetta di essere incartato. Ci penserò domani.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

...uuuh lasciamo perdere i 40enni...che una volta anche io....pensa te... :P
comunque stai solo evitando luca..evitando...ti dico solo questo...
affrontaTI e non farti trascinare dagli altri stupido!!!..Un abbraccio...M.

Anonimo ha detto...

il tuo diario è sempre più appassionante.....
pensavo ke i due tipi della sauna fossere solo di passaggio....
invece....
kissà se ci riserveranno sorprese
1 bacio!!!!

Anonimo ha detto...

Bhè ho letto tutta la tua storia... e ke dirti è bellissima.. ed è bellissimo come descrivi le tue emozioni e le tue sensazioni alla scoperta di essere gay... io ho 18 anni e nn riesco ad accettare di essere gay o meglio nn riesco ad avere una relazione seria con un altro ragazzo x paura della gente... lo so sono un cretino e nn mi dovrei far condizionare ma è più forte di me... vorrei avere anke io la tua forza e uscire allo scoperto cosi da poter vivere finalmente la mia vita e soprattutto in modo da poter amare...vabbè cmq bellissimo blog complimenti continua cosi ...

Anonimo ha detto...

come sopra